(Adnkronos) – Massimo Cacciari, uno dei filosofi più noti in Italia ed Europa ed ex sindaco di Venezia, commenta il Festival di Sanremo in un’intervista sul quotidiano La Ragione. Cacciari è contrariato soprattutto per il balletto sulla presenza del premier ucraino all’Ariston, assai criticata dalla politica, con posizioni divergenti anche all’interno della maggioranza di governo. “Un tema così delicato come la guerra in Ucraina, soprattutto per il rispetto che si deve a chi è morto e sta ancora perdendo la vita sotto i bombardamenti, andrebbe trattato con assoluta discrezione, non in questo modo, dopo questo tiramolla, su una passerella come Sanremo. E non perché Sanremo debba essere solo lo show delle canzonette, come ha detto qualcuno. Mi auguro che questa discrezione sia messa in pratica domani sera, nutro parecchi dubbi al riguardo”, spiega Cacciari a La Ragione, che non risparmia frecciate alla politica italiana sulla questione Zelensky, “Come al solito la politica ha svolto un mero esercizio di propaganda, si recita il copione previsto, ognuno a difendere l’interesse di parte e di partito, non c’è mai stata profondità di analisi. Non c’è spessore. E’ tutto così improvvisato”.