(Adnkronos) – “Finalmente mi sento liberata da me stessa. Dalle mie ossessioni, la bellezza, la magrezza, il confronto con un padre fascinosissimo e inarrivabile. Ho sempre avuto problemi ad accettarmi, ma sempre con assoluta verità”. E’ quanto confessa Vera Gemma protagonista di ‘Vera’ (nelle sale dal 23 marzo), il film diretto da Tizza Covi e Rainer Frimmel che ha vinto il Premio come Miglior Attrice e Migliore Regia nella sezione Orizzonti alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia. Il racconto di un’attrice, una sorta di autobiografia, che vive all’ombra di un padre carismatico, Giuliano Gemma, ne eredita il look western con cappelli coloratissimi da cow-girl. Vive relazioni superficiali e complesse con uomini che la sfruttano. Ma un incidente, di cui è vittima un bambino di 8 anni in un quartiere di periferia, le apre gli occhi. Comincia una nuova vita, una nuova relazione, ma anche questo incontro durerà per poco. Ancora una volta ‘Vera’ si accorge di essere strumento involontario nelle mani degli altri, soprattutto degli uomini.